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Il Cappotto

Nato come un semplice indumento per proteggersi dal freddo, ha attraversato secoli di evoluzione per diventare uno dei capi più importanti e amati della moda. Dalla pelisse del XIX secolo ai cappotti sartoriali contemporanei, ogni epoca ha portato nuove innovazioni e stili che hanno reso il cappotto un simbolo di eleganza, comfort e personalità. Oggi, il cappotto rappresenta una vera e propria dichiarazione di stile, capace di completare e definire un intero look.

Un po’ di storia

Il cappotto, nella sua forma primitiva, risale all'epoca romana, quando i soldati indossavano pesanti mantelli per proteggersi dalle intemperie. Tuttavia, i cappotti, come li conosciamo oggi, si sono evoluti a partire dal Medioevo, quando gli uomini e le donne cominciarono a indossare mantelli imbottiti e indumenti pesanti per difendersi dal freddo. Ovviamente erano più simili a mantelli larghi e avvolgenti e niente avevano a che fare con il cappotto moderno strutturato e aderente come lo intendiamo oggi.

Fino al XVIII secolo, il cappotto era principalmente indossato dagli uomini. Le donne si coprivano con mantelle o scialli, poiché i vestiti femminili dell'epoca erano ricchi di strati e corsetti che limitavano i movimenti. Fu nel XIX secolo che il cappotto da donna iniziò a prendere forma, grazie all'influenza della moda maschile e alla maggiore necessità di indumenti funzionali per le donne che iniziavano a muoversi in ambito urbano e sociale.

Uno dei primi stili di cappotto femminile a guadagnare popolarità fu il pelisse, un indumento lungo e aderente introdotto durante l'epoca napoleonica. Ispirato al cappotto militare degli uomini era spesso decorato con ricami elaborati e pelliccia. Le donne iniziarono ad apprezzare questo capo per la sua capacità di fornire protezione dal freddo senza compromettere l'eleganza. Ma il cappotto da donna come lo conosciamo oggi avvenne nel XX secolo, quando la moda femminile subì una trasformazione radicale grazie all'emancipazione della donna e all'evoluzione del design.

Negli anni '20, con l'arrivo della moda flapper, i cappotti diventarono più corti e meno strutturati, con silhouette diritte e semplici. Durante gli anni '30 e '40, il cappotto tornò a essere più strutturato, con spalle larghe e cinture in vita che enfatizzavano la figura femminile, ma sempre con un tocco di praticità.

Negli anni '50 e '60, il cappotto da donna fu reinterpretato dai grandi stilisti che introdussero modelli eleganti e femminili come il cappotto a trapezio e i cappotti a uovo. 

Un must have che non tramonterà mai

Oggi, il cappotto da donna è un capo imprescindibile per ogni stagione autunnale e invernale. Le varianti di cappotto sono infinite, dai modelli oversize agli avvolgenti cappotti in lana, dai trench leggeri ai lussuosi cappotti in cashmere e pelliccia. Il cappotto continua a essere un terreno fertile per la sperimentazione stilistica. Ogni stagione, le case di moda propongono nuove varianti, giocando con tagli, volumi, colori e materiali. La storia del cappotto è un continuo divenire, poiché questo capo si evolve continuamente per rispondere ai cambiamenti della società e ai bisogni delle donne.


Il Piumino