La field jacket, o "giacca da campo", è un capo iconico originariamente creato per uso militare, ma che nel tempo ha conquistato il mondo della moda per la sua funzionalità, praticità ed estetica intramontabile. Il suo sviluppo resta strettamente legato alla storia militare del XX secolo, in particolare alle esigenze dei soldati sul campo di battaglia.
Un po’ di storia
La field jacket moderna ha le sue origini nella M-41, sviluppata dall'esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale. Realizzata in cotone impermeabilizzato con una fodera in lana, progettata per essere resistente e confortevole in climi moderati.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, venne introdotta la M-51, una versione migliorata, realizzata in cotone e nylon, con un design più funzionale: tasche frontali più grandi per trasportare equipaggiamenti.
Un taglio più ampio per una maggiore libertà di movimento.
Nel 1965 venne introdotta la M-65, progettata per affrontare le difficili condizioni climatiche del Sud-est asiatico, fu realizzata in una combinazione di cotone e nylon, per essere più resistente e asciugare più velocemente.
Le sue caratteristiche: tasche multiple con chiusura a bottoni o zip, cappuccio ripiegabile nascosto nel colletto, e una fodera rimovibile per adattarsi a diverse temperature.
Colore prediletto il verde oliva (olive drab) detto anche verde militare per garantire il mimetismo nella giungla.
Negli anni '60 e '70 fu l’abbigliamento distintivo dei veterani di guerra e dalle icone della controcultura, diventando un simbolo di protesta, ribellione e anticonformismo.
Finché negli anni ‘80 gli stilisti hanno reinterpretato il design militare in chiave urbana e sofisticata.
Versatile e senza tempo
La field jacket è un perfetto esempio di come un capo nato per esigenze militari possa trasformarsi in un'icona di stile. La sua combinazione di praticità, design e significato storico l'ha resa un classico intramontabile, capace di adattarsi ai tempi e alle mode, senza mai perdere la sua autenticità.